A 35 anni dalla legge gli aborti sono più che dimezzati

di Mariella Gramaglia su La Stampa 13 novembre 2013

grama1-465x321Ha trentacinque anni. Quasi metà di una vita. Odiata, amata, combattuta, difesa, la legge 194 per l’interruzione di gravidanza, nella forma, è rimasta uguale a se stessa, ma nella sostanza? Dall’anno del rapimento di Aldo Moro e dell’elezione di Sandro Pertini al Quirinale a quello di Beppe Grillo e delle larghe intese, che tipo di acqua è passata sotto i ponti?

Le donne italiane studiano di più, hanno una vita sociale e lavorativa più intensa e meno falsi pudori: da ragazze è facile che chiedano consiglio alla madre, da adulte al medico o all’amica più saggia. Un dato per tutti per dire quanto l’istruzione sia importante per usare bene la contraccezione e prevenire una gravidanza indesiderata: il tasso di abortività fra le laureate è del 6 per mille, fra le donne che hanno solo la licenza elementare del 20 per mille.

Ma guardiamo più da vicino i numeri che compongono l’affresco generale. Prima di tutto si abortisce molto di meno. Nel 2012 abbiamo raggiunto il minimo storico: 105.968 interruzioni, meno 4,9% rispetto al 2011, meno 54,9% rispetto al lontano inizio. E in nessun Paese le minorenni restano incinte così poco. Continua a leggere

Ora servono processi più rapidi

Mariella Gramaglia su La Stampa 9 agosto 2013

grama1-465x321«Sono orgoglioso, è un cambiamento radicale, un chiarissimo segnale» – così Enrico Letta.
«Ci siamo attrezzati per prevenire, punire, proteggere» – aggiunge Angelino Alfano.
È stato appena approvato il decreto legge contro il femminicidio.

Ambedue hanno lo sguardo fermo e sereno, da veri uomini di Stato: niente ammicchi, niente visi dell’arme. Berlusconi concedente, dopo giorni e giorni che tutti gli occhi erano puntati esclusivamente alla Corte di Cassazione, al Palazzaccio allusivo di sventure, oggi finalmente parlano di nuovo al Paese. E alle donne in particolare, le più insofferenti dei giochi politicanti, le più trascurate nonostante le promesse elettorali.

Che sollievo. Almeno per loro. E per le donne? Continua a leggere

Se Non Ora Quando due anni dopo

di Mariella Gramaglia su Leggendaria n.100

grama1-465x321Spesso si è detto che il femminismo è un movimento carsico, ma di rado si è andate a fondo nella metafora. Un territorio carsico è composto di roccia friabile, l’acqua può scavare in superficie, oppure addentarsi nei meandri del terreno. Talvolta un corso di torrente può ricollegarsi alla superficie, intrecciando acque differenti in un unico letto, talaltra può separarsi per sempre e seguire una pista imprevedibile, talvolta può ammorbidire una piccola cima e farsi spazio in una gora che, forse, una volta o l’altra, si aprirà.

Ormai, a distanza di due anni dall’incredibile esplosione del 13 febbraio 2011 possiamo dire che anche Senonoraquando ha seguito il destino carsico da cui avrebbe voluto con tutte le sue forze preservarsi. Naturalmente essere carsici non vuol dire sparire, come è avvenuto per alcuni movimenti misti (il movimento viola, i girotondi ed altri) ma essere a tratti visibili, a tratti invisibili agli occhi dell’opinione pubblica più vasta, a tratti organizzate, a tratti “rizomatiche”, come si usava dire negli anni settanta riferendosi a strutture non gerarchiche e non prevedibili nei loro sviluppi. Tuttavia, il primo e due giugno scorsi, durante un coordinamento nazionale dei comitati di Snoq, si è corso davvero il rischio che il movimento sparisse. Continua a leggere